La Blue Economy è un modello di economia a livello globale dedicato alla creazione di un ecosistema sostenibile grazie alla trasformazione di sostanze precedentemente sprecate in merce redditizia. L’obiettivo dell’economia blu è innovare in tutti i settori dell’economia che utilizzano sostanze già presenti in natura, di effettuare minori investimenti, creare più posti di lavoro e conseguire un ricavo maggiore.
La Regione Campania, attraverso il coordinamento della DG 5005 – Politiche sociali e socio-sanitarie UOD 04, partecipa al Progetto “BLUE CROWDFUNDING” – Capacity Building of BLUE Economy Stakeholders to Effectively use CROWDFUNDING.
Il progetto è coordinato dall’Istituto per le Soluzioni di Sviluppo Globale – eZAVOD e avrà la durata di due anni e mezzo, fino a giugno 2022, coinvolgendo 13 partner situati in nove Paesi Europei. Il Blue Crowdfunding nasce nell’ambito del programma di Cooperazione Territoriale Europea Interreg Med proponendo le Blue Economies.
Da protocollo le iniziative, da selezionare, dovranno essere tese a valorizzare e creare occasioni di sviluppo del territorio attraverso la rivitalizzazione del tessuto sociale ed economico coinvolgendo accanto agli enti pubblici e privati operanti nel sociale, anche i singoli cittadini, con particolare riguardo a quelli residenti ed operanti nelle aree interessate a vario titolo e livello dalla Blue Economy, creando relazioni e reti di attori (associazioni,cooperative e cittadini) e promuovendo attività e servizi che si rivolgano prioritariamente alle comunità interessate, e che potranno essere d’esempio anche per le aree ad esse limitrofe.
Attraverso la collaborazione tra Regione, enti locali, team di esperti, imprenditoria locale e cittadini, il progetto si propone l’obiettivo di aumentare la conoscenza e l’uso di pratiche di finanziamento alternative, come crowdfunding e fund matching, per perseguire lo sviluppo integrato e sostenibile delle varie realtà territoriali coinvolte.
La Fondazione Ad Astra è molto sensibile al tema con il suo Centro Ricerche Comparto del Mare e Blue Economy coordinato dall’arch. Giuseppe Profenna:
“LA FONDAZIONE ADASTRA è un gruppo attivo nel settore della ricerca di nuove opportunità per l’incremento del lavoro e del miglioramento delle condizioni di vita sociale coerentemente ai principi della tutela ambientale.
L’attuale periodo di transizione energetica, il sensibile aumento della consapevolezza della popolazione ed il progressivo incremento delle norme vincolanti per l’uso di combustibili minerali, causano in Europa una forte tendenza al cambiamento, supportato anche da fondi resi disponibili dalla Comunità Europea.
LA FONDAZIONE ADASTRA intende sviluppare con le Università una collaborazione scientifica in campi di interesse comune anche tramite lo svolgimento di future iniziative e progetti di ricerca con particolare attenzione ai principi delle BLUE ECONOMY.
A tale scopo essa si propone di individuare e sviluppare programmi attuativi sulla economia del mare, green e blue economy, gestione energetica, gestione del territorio costiero, programmazione delle risorse, individuazione di risorse finanziarie in forma agevolata per lo sviluppo di progetti attuativi nella Regione Campania, individuazione di partner internazionali per l’applicazione di tecnologie innovative per la transizione energetica.
La fondazione AD ASTRA, unitamente a specifici Dipartimenti delle Università degli Studi Federico II, Università della Campania L. Vanvitelli, Università di Salerno e Università Partenope, oltre ad un qualificato gruppo di professionisti nel settore tecnico, legale ed amministrativo, ha individuato precisi oggetti di sviluppo. Tali oggetti si attuano attraverso il coordinamento di risorse già disponibili, al fine di realizzare piani di fattibilità per progetti tecnologici sul tema dell’energia alternativa e fonti rinnovabili con particolare attenzione alla produzione ed utilizzazione dell’idrogeno.
Altro settore d’interesse della FONDAZIONE ADASTRA è la portualità campana. Le nuove esigenze dei diportisti in tema di accessibilità, servizi e posti barca, unitamente alla forte necessità di consolidamento di un nuovo atteggiamento programmatico e gestionale dei porti da parte delle amministrazioni dei comuni costieri, i grandi cambiamenti in tema di tutela ambientale, rendono necessario uno studio approfondito sulle nuove opportunità di sviluppo. Risulta di fondamentale importanza riuscire a coordinare le risorse già individuate nei Master Plan costieri regionali con i piani portuali degli enti locali ed offrire assistenza ai comuni interessati dai cambiamenti, sia dal punto di vista tecnico che da quello strategico. In ambito formativo l’obbiettivo è quello di sviluppare, la migliore soluzione strategica per la realizzazione di un polo di ricerca sulla economia del mare, ovvero un centro studi mirato a formare una nuova classe di imprenditori e di amministratori locali attivi nel settore della blue economy”.